lunedì 30 dicembre 2013

Salutiamo il 2014 con speranza


No, non vogliamo annoiarvi chiedendovi che cosa farete a Capodanno. Vogliamo uscire dalla banalità delle interviste di questi giorni o dai luoghi comuni della rete.Ma chiedervi che cosa ascolterete a capodanno sì. Quali sono i vostri sogni. Quale il trucco con il quale affronterete il 2014, come pensate di vincere questa battaglia con il nuovo anno. E vi chiediamo di condividere con noi ciò che per voi ha più senso.
Pubblicate sulla pagina Facebook di Ikhona le foto o le canzoni che più vi ispirano, che per voi hanno senso, interpretano il nuovo anno e le sue speranze.
E i nostri di propositi?
Di poter conoscervi sempre meglio, di aiutarvi ad avere successo, nel nostro piccolo, con consigli, soluzioni, idee spunti che possiamo aiutarvi fare la differenza.  Ambiziosi? Sicuramente. Come voi!
Un caro saluto e buon 2014.

La nostra canzone per la fine di quest'anno...





venerdì 27 dicembre 2013

Maria Rita Stefanini: un blog per il make-up

Quando è nata la tua passione per il make-up?
La mia passione per il make-up e i cosmetici in generale è nata quando ero adolescente, intorno ai 16-17 anni: è quello il periodo in cui una ragazzina inizia ad appassionarsi ai cosmetici e fa i primi acquisti. Ricordo ancora il mio primo ombretto, un bellissimo verde smeraldo, che ancora oggi conservo gelosamente nello scrigno dei ricordi.
  
Tra i tanti make-up artist famosi a chi ti ispiri?
Seguo i tutorials su youtube di diverse MUA e le mie preferite sono Clio Zammatteo, il nostro fiore all'occhiello negli Stati Uniti, Tanya Burr, Kandee Johnson, Michelle Phan e le Pixiwoo... e non vi nascondo che spesso mi diverto a riprodurre sul mio viso le loro creazioni.

Quali sono i cosmetici che non devono mai mancare nel beauty di una donna?
Una donna non deve mai essere sprovvista di una buona crema colorata idratante minerale che illumini e renda l'incarnato omogeneo, un copriocchiaie/illuminante fluido, un ombretto in crema color champagne che rende lo sguardo luminoso, cancellando la stanchezza dal viso, un mascara nero volumizzante e infine, un blush e un gloss rosati che stanno bene a qualunque tonalità di incarnato.

Quali sono gli errori più comuni quando ci si trucca?
Quando ci trucchiamo, magari perché si ha poco tempo o perché si è poco pratiche, si rischia di commettere qualche errore, come la stesura poco omogenea del fondotinta, soprattutto se viene scelto in una nuance più scura rispetto alla propria tonalità di pelle, creando antiestetici stacchi di colore. In questo caso, è necessario stemperarlo con un po' di crema idratante per renderlo più chiaro. Se si ha l'abitudine di stenderlo con il pennello, è consigliabile "tirarlo" bene con una spugnetta in lattice dopo averlo applicato. In questo modo, la base sarà perfetta.
E' meglio evitare rossetti o gloss troppo "shimmer" od opachi e non eccedere con la cipria, se si hanno labbra e pelle troppo segnati dal tempo. Mai utilizzare una matita per labbra più scura rispetto al colore del rossetto o del gloss, in modo da non rimpicciolire le labbra, ma sceglierla in una nuance simile al colore del rossetto e che andrà sempre sfumata con un pennellino, prima di procedere all'applicazione del rossetto che durerà molto più a lungo.

Chi è la star di cinema e spettacolo truccata meglio?
Adoro il trucco elegante e raffinato di Audrey Hepburn, icona di bellezza e femminilità e quello semplice e naturale di Juliette Binoche e Giovanna Mezzogiorno.

Hai un blog personale che ti sta aiutando a crescere professionalmente?
La mia grande passione per i cosmetici, mi ha spinto ad aprire su Blogger, il blog "Monde Beauté, guida all'acquisto", dedicato al mondo della bellezza e in particolare, al make-up. Sono presente su Pinterest con molte foto. Sono una grandissima appassionata di make-up e di tutto ciò che riguarda l'igiene e la bellezza del corpo e dei capelli. Adoro sperimentare e provare prodotti sempre nuovi e innovativi.
Nel mio piccolo, vorrei aiutare le mie lettrici nella scelta dei prodotti da acquistare, attraverso accurate recensioni, consigliando quelli che, a mio avviso, sono i migliori in commercio.

  

venerdì 20 dicembre 2013

Comunicare attraverso il trucco

Già da diversi anni gli studiosi di psicologia sottolineano come sia impossibile non comunicare. Qualsiasi cosa che succede o che non succede ci comunica qualche emozione, significato, idea, impressione. 



Non è un caso che non esista una parola che indichi il contrario di “comunicazione”. Lo stesso termine “incomunicabilità” è un concetto che rimanda a un mare di emozioni, disagi, e altri sentimenti: tutti elementi fortemente comunicativi. 

Questo per dire che il nostro corpo, anche se fermo, comunica in continuazione messaggi a chi ci sta intorno. Come ci muoviamo nello spazio, come stiamo fermi, come occupiamo il nostro ambiente: sono tutti elementi informativi pieni di significati che vengono raccolti da chi ci guarda e da lui interpretati in base al tipo di struttura mentale che possiede. 

Attraverso il non verbale “gettiamo” informazioni intorno a noi e il truccarsi è una potente forma di comunicazione rivolta non solo a se stessi ma anche e soprattutto verso gli altri. 

Il trucco è comunicazione e non credo sia un caso che le parti che solitamente le donne si truccano più frequentemente sono anche quelle più espressive del nostro volto: gli occhi e la bocca, entrambe interessate in modo determinante nei processi di ricezione dal mondo esterno. 

Gli occhi, la nostra finestra sul mondo ma allo stesso tempo “specchio dell’anima”, servono per il così detto “contatto oculare” con l’interlocutore, trasudano comunicazione da tutti i pori proprio perché necessari a stabilire un contatto con l’altro, a connetterci con il mondo delle relazioni attorno a noi. 
La bocca è la spalla degli occhi nel completare una buona parte della comunicazione in uscita: un sorriso amaro, un sorriso pieno e genuino, le labbra contratte, socchiuse oppure serrate.

martedì 17 dicembre 2013

Vendere o comperare? Il marketing di Ikhona

Lo dice la saggezza popolare: sta nascosto nel linguaggio.
Quand’è che siamo soliti dire “mi hanno venduto…!”? Quando abbiamo l’intima convinzione di essere stati in qualche modo truffati.

IkhonaMarketing

E invece l’espressione “ho comperato…!” la usiamo quando vogliamo mostrare quanto furbi e lungimiranti siamo,quando l’acquisto è azzeccato e trovato con cura.
Che cosa ne deduciamo?
Che i clienti preferiscono comperare non che sia venduto loro. Il che vuol dire che dobbiamo creare l’atmosfera giusta perché sia il cliente a desiderare di comperare, non che sembri che siamo noi a spingere per vendere.
Anche nel passaparola.
In che modo?
Parlando di noi, raccontando la nostra storia, facendo vedere come siamo contenuti. Non insistendo a tutti i costi  “fallo anche tu!”.
Semmai quasi rivendicando la propria esclusiva: far desiderate invece che far sentire assediati.

domenica 15 dicembre 2013

Le protagoniste del web: Veronica Gentili

Grande esperta di web marketing e quindi blogger, Veronica Gentili ha l'onere di aprire questa serie di interviste dedicate a coloro che ce l'hanno fatta. A fare che cosa? A trovare la propria strada nella vita con la caparbietà e la creatività che servono. Magari hanno già anche raggiunto il successo, ma di sicuro non si sono fermate con le mani in mano ad aspettare che altri venissero a farsi carico dei loro sogni. 



Per questo ci fa piacere farvele conoscere, perché possano essere di stimolo e possano darci idee interessanti per prendere in mano la nostra vita e realizzare i nostri sogni. 



a) che cosa è per te il successo? che cosa vuol dire e che relazione hai con lui?
Non solo porsi degli obbiettivi e raggiungerli, ma godersi anche il percorso che abbiamo intrapreso per realizzare i nostri sogni.
Spesso dimentichiamo di goderci i piccoli successi quotidiani, vedendo la felicità solo nel singolo momento in cui raggiungiamo il più grande obbiettivo che ci siamo dati.
Ecco il mio rapporto con il successo.
Vederlo anche nelle piccole cose, per vivere fino in fondo il cammino della vita.

b) come sei riuscita a conquistare la tua eccellenza nel web?
come hai costruito il tuo percorso per ottenere interesse e visibilità?
Grazie per aver definito la mia “un'eccellenza nel web”, in realtà mi ritengo semplicemente una donna appassionata del proprio lavoro, che cerca di farlo e raccontarlo al meglio.
Mi sono posta degli obbiettivi, ho pianificato una strategia per raggiungerli, ma, soprattutto, ho costruito e costruisco ogni giorno relazioni con i colleghi e con i miei target di riferimento.
Credo che il riconoscimento della professionalità di una persona e l'acquisto di visibilità passino necessariamente attraverso costruzione e conferma costante di rapporti autentici, qualunque lavoro si voglia fare.

c) quanto conta la propria immagine personale per avere successo nella professione e nella vita?
Tanto, più di quanto si creda.
La nostra immagine, quello che comunichiamo con la nostra presenza, è il nostro migliore biglietto da visita e incide fortemente sull'opinione che si fa di noi il nostro interlocutore e sulla scelta finale di avvalersi o meno dei nostri prodotti/servizi.
Come ben detto da Luigi Centenaro e Tommaso Sorchiotti “Il tuo Personal Brand è la ragione per cui un cliente, un datore di lavoro o un partner ti sceglie“.

d) che cosa è per te reputazione personale? quanto conta nella tua esperienza e su che cosa è basata?

E' la considerazione che si ha di una persona, qualcosa che va oltre la professionalità: è la stima che si ha di qualcuno per l'individuo che dimostra di essere.
Credo che sia fondamentale: quanto volentieri offri un lavoro o collabori con qualcuno che reputi un gran professionista, ma verso quale non hai una gran fiducia o stima?
Quanto conta sapere che la persona che ti è davanti ha una serie di valori positivi che guidano il suo vivere e il suo lavorare?
Per me tanto, sia professionalmente che umanamente.


e) qual è il tuo sogno più grande?
Sinceramente?
Oltre la casa con il giardino e gli alberi di pesco, oltre alla famiglia con tanto di bambini e un luminoso futuro professionale (corroborato da discreta paccata di soldi), il mio sogno più grande è quello di potermi guardare indietro da anziana e non avere rimpianti.
Poter dire di aver fatto tutto ciò che volevo fare, di non aver perso occasioni, di aver raccontato la mia vita proprio come volevo.
f) puoi dare 3 consigli alle nostre lettrici per aiutarle a raggiungere i propri sogni?
Il primo consiglio che mi sento di darvi è quello di creare una strategia: qualunque sia il vostro sogno, sappiate che pianificare i propri passi e porsi degli obbiettivi intermedi rende il vostro sogno ancora più realistico e concreto.
Prendete un pezzo di carta e scrivete il vostro sogno, aggiungendo tutti i passi che dovete fare per far sì che si avveri, le risorse che dovrete mettere a disposizione, il tempo, i canali da usare e via dicendo.
La vita é spesso imprevedibile, ma, come ci insegna il buon Machiavelli, il nostro buonsenso e la capacità di costruire “argini solidi” intorno al nostro sogno possono aiutarci a tenerlo al riparo dal Caso e dalla Fortuna che a volte ci girano le spalle.
Il secondo è quello di crederci, ma sul serio!
Nascoste dentro di noi ci sono delle risorse che nemmeno ci possiamo immaginare, ma dobbiamo veramente credere in ciò per cui combattiamo per far sì che ci facciano raggiungere il nostro obbiettivo, dobbiamo crederci al di là di quello che dicono le persone e le nostre insicurezze croniche, al di là degli ostacoli che via via incontriamo.
Il terzo consiglio che vi offro è quello di iniziare a lavorare ADESSO perché il vostro sogno si avveri: non aspettate “momenti migliori”, né che qualcuno “sistemi” le circostanze per permettervi di sognare.
Non rischiate di svegliarvi un giornoe vedere la possibilità di realizzare il vostro sogno ormai alle spalle, non c'è niente di peggio del rimpianto e il rimorso per renderci infelici.

g) e per finire: un consiglio per l’eleganza personale in senso ampio: che cosa non deve mancare ad una donna per avere personalità?
Non deve mancare il carisma, prima di tutto: non si tratta di essere “belle” nel senso più generico del termine, quanto di farsi ricordare da chi ha incrociato il nostro cammino.
Possiamo lavorare sul nostro carisma, curando il nostro modo di parlare, di relazionarci, di capire chi abbiamo davanti e quali sono le leve per detestarne l'interesse:

dopotutto, non abbiamo una seconda occasione di fare una prima buona impressione ;)

venerdì 13 dicembre 2013

Trucco e appartenenza

L'antropologia ci insegna che il truccarsi, fin dagli albori, nasce non solo con la funzione di abbellimento dell'immagine corporea, ma che ha a che fare con il concetto di identità e appartenenza culturale a diverse etnie e razze. 


Si pensi, solo per citare alcuni esempi, ai nativi americani e ai loro tipici costumi e colori che sanciscono l'appartenenza a una determinata tribù, alle donne indiane che sono solite marcarsi la fronte per comunicare al mondo il loro nuovo status, agli indigeni delle tribù che si truccano ulteriormente in occasione delle festività.
In tutti questi casi truccarsi è una forma di comunicazione forte che ha il significato di differenziarsi dagli altri, di “gridare” e sbandierare la propria identità. 

Oggi questo significato è rimasto in parte intatto, sebbene trasposto nel nostro modo di vivere il mondo. Pensiamo ad esempio alla recente moda degli emo, ragazzi che si truccano e vestono seguendo alcune regole in modo da appartenere a un certo gruppo. Prima di loro c'erano i punk, i metallari, i paninari e chi più ne ha più ne metta, mentre le generazioni a venire troveranno altri modi ancora diversi per differenziarsi da chi vive il loro contesto.

Certo mentre ci si differenzia da alcuni, si sviluppa anche un discorso legato alla ricerca di appartenenza ad altri. Questo perchè è presente l'idea che essere parte di un gruppo può a un qualche livello aiutarci a indossare una identità più precisa, meno confusa e più stabile, oltre che condivisa da altre persone.

Da questo punto di vista, quindi, il trucco, per gli aborigeni tropicali come per gli emo di oggi e domani, svolge una funzione comunicativa molto simile.

domenica 8 dicembre 2013

Passaparolando - il marketing di Ikhona

Che cosa c’è di speciale nel consiglio di un amico? Perché ci fidiamo di più di qualcuno che conosciamo? Qual è il potere di un testimonial?

IkhonaMarketing


La vendita, da che mondo è mondo, si basa sul concetto di fiducia: accetto quello che tu proponi perché mi fido di te.
Ecco la forza dei testimonial: sono persone di cui siamo portati a fidarci anche se non li conosciamo direttamente. Danno fiducia. Sappiamo tutti che George è pagato dalla Nestlé per dire che il Nespresso è buono, o che Keira o Jennifer non necessariamente usano solo profumi Chanel, però ci danno fiducia, come il vicino di casa o l’amico al bar.
Questa è la ragione per cui siamo portati ad andare a provare quel ristorante che Gino, l’amico buongustaio, ci ha magnificato o a comperare elettronica in quello specifico negozio dove, Mirko che di computer ne sa più di tutti, dice ci sia un eccellente servizio.
E questa fiducia non si limita agli acquisti ma si estende il più delle volte ai suggerimenti: un medico, un allenamento per la corsa, un modo di vestire, uno spettacolo teatrale.
Un cosmetico.
Il passaparola è lo strumento più potente per aiutare le amiche se vogliamo condividere realmente un piacere, un vantaggio: qualche cosa che ci ha soddisfatto così tanto da desiderare di metterlo in comune con le persone alle quali vogliamo bene.
La prima regola del passaparola è semplice: essere sinceri.

Il resto è qualche cosa che viene sempre dopo.

5 buoni motivi per scegliere Ikhona

Quando acquistiamo un prodotto orientiamo la nostra scelta in base ad un beneficio specifico. E se i benefici fossero più di uno? Ikhona ve ne offre almeno 5:



QUALITA’

I prodotti Ikhona sono tutti senza parabeni, senza siliconi, senza petrolati, senza allergeni e nichel tested. Nelle nostre formulazioni i principi attivi funzionali utilizzati derivano dall’esperienza della botanica farmaceutica e sono esclusivamente di origine vegetale. Per questo motivo oltre a scegliere ingredienti di primissima qualità i nostri prodotti sono studiati per garantire alta tollerabilità per pelli sensibili, bontà dermatologica, scelta dei principi attivi in base alla effettiva funzionalità, utilizzo minimo di profumazioni e piacevolezza della texture. I nostri prodotti sono 100% italiani.

PREZZO

Nella determinazione del prezzo di vendita di un prodotto cosmetico partecipano diversi elementi quali: costo di produzione, costi di distribuzione, provvigioni ad agenti e distributori, spese di trasporto e spese pubblicitarie. Attraverso il nostro sistema di vendita abbiamo eliminato parte dei costi di distribuzione e della pubblicità per fornire un prodotto di alta qualità ad un prezzo conveniente. Inoltre acquistando i prodotti direttamente dal produttore hai sempre la garanzia della loro freschezza, non rischi che perdano la propria efficacia stando per molto tempo su uno scaffale.

TI PAGHIAMO NOI LA PUBBLICITA’

Abbiamo studiato un sistema semplice e chiaro per la distribuzione dei nostri prodotti basandoci sul concetto della vendita referenziata; non investiamo in pubblicità perché siamo convinti che la migliore pubblicità la possono fare i nostri clienti soddisfatti. Siamo noi a riconoscerti un bonus fino al 15% sotto forma di punti premio sui tuoi acquisti e su quelli effettuati da tutte le persone che sono diventate clienti grazie a te per altri 4 livelli. I bonus accumulati potranno essere spesi nel catalogo premi dove, oltre alle nostre creme, potrai richiedere ricariche per cellulari, buoni acquisto da spendere sui migliori siti di moda ed elettronica, cofanetti viaggio, abbonamenti a riviste e altro ancora. Solo per aver fatto il passaparola!

OPPORTUNITA’ DI GUADAGNO

Una volta raggiunti due semplici obiettivi come cliente (aver fatto iscrivere almeno 5 persone sul tuo primo livello ed aver maturato per due mesi consecutivi almeno 15.000 punti) potrai fare domanda per diventare Promoter e maturare provvigioni sulle tue vendite e quelle del tuo team fino al 30%
Ci siamo ispirati al modello del Network Marketing ma l’abbiamo modificato ed adattato secondo la nostra filosofia di business. Ecco come:
Nessun obbligo di acquisto mensile – Nessuna fee d’ingresso o kit iniziale da pagare – Nessuna spesa a tuo carico per consegnare i prodotti, pensiamo a tutto noi – Massima semplicità del piano compensi – Formazione e affiancamento alla vendita gratuiti – Compensi commisurati al tuo impegno e alla tua capacità – Incentivi e premi ai Promoter più virtuosi e molto altro.
GARANZIA

Pur impiegando ingredienti di primissima scelta e di origine vegetale, ed aver testato i nostri prodotti per offrire la massima tollerabilità, non possiamo escludere che qualche individuo possa avere delle intolleranze verso alcuni componenti dei nostri cosmetici. Per questo motivo offriamo la GARANZIA soddisfatti o rimborsati per permetterti di fare i tuoi acquisti con la massima serenità. Sul nostro sito troverai tutte le indicazioni per la restituzione del prodotto e per il rimborso della cifra spesa o l’invio di un prodotto differente. Anche le tue spedizioni sono garantite, pur affidandoci a corrieri espresso di primarie società non escludiamo lo smarrimento o il danneggiamento di un pacco. Anche in questo caso con la nostra garanzia potrai richiedere la sostituzione del pacco danneggiato o un nuovo invio del pacco smarrito.

sabato 7 dicembre 2013

L'importanza del trucco

Da sempre ed ovunque gruppi etnici e culturali hanno utilizzato accorgimenti e trucchi per far risaltare e decorare volti e corpo, a fini religiosi, folkloristici o estetici. Il trucco è, infatti, un importante mezzo di comunicazione, anticamente usato anche per mettere in contatto gli esseri umani con le Divinità. Tutto questo mostra quale sia l’importanza del trucco, a prescindere dai contesti e dalle tecniche di applicazione.


Le donne romane del III° sec. a.C. erano solite utilizzare tinture e colori, tingendosi le labbra di rosso con polvere di ocra, imbiancandosi il volto e le braccia con biacca e gesso, annerendo il contorno degli occhi con della fuliggine.
Utilizzavano molte creme a base di miele e cera d’api, oli ed altri unguenti utili nelle fasi di post-depilazione (rudimentale, ovviamente).
Restando in Europa, attorno al Seicento, in molte corti la cura del corpo era imprescindibile ed il momento della toilette assurgeva ad una sorta di cerimonia.
Donne e uomini si facevano disegnare nei, simboli di eleganza, che a seconda della loro collocazione e forma esprimevano significati diversi.
Durante il Romanticismo, poi, la pelle delle donne doveva apparire diafana, in quanto il pallore era associato alla sofferenza (a dimostrazione dell’intensità dei sentimenti provati).

E’ comprensibile capire, quindi, quale sia l’importanza del trucco nella società odierna, benché il make-up venga utilizzato esclusivamente a fini estetici, per coprire imperfezioni e per esaltare le caratteristiche femminili.

Truccarsi è importante, perché oltre a curare il proprio aspetto (anche solo con un filo di fard e un tocco di rossetto), può essere utile per svariati scopi: ad esempio, una donna a dieta può mettersi del rossetto anche quando si trova in casa e questa soluzione “psicologica” (suggerita da molti esperti) la aiuterà nel suo intento…
Non esistono donne brutte, esistono donne trascurate. E qui sta la differenza! Ogni donna può migliorarsi ed imparare a valorizzare le proprie caratteristiche, mettendo in risalto dettagli e peculiarità: l’importante è imparare ad accettarsi e prendersi adeguata cura di sé.

Una donna può fare una prova di trucco da un’estetista o frequentare corsi di make-up, con docenti che le possono suggerire colori adatti e piccoli segreti per mascherare eventuali difetti. Trucchi da imparare e riproporre in autonomia.

Il trucco riesce veramente a fare miracoli, consente di osare e cambiare.
Imparando ad utilizzare al meglio il proprio viso e il proprio corpo si può arrivare a stupire, imparando anche a stupirsi!