mercoledì 26 marzo 2014

Come abbinare il trucco all'abito che indossiamo

Abbinare labito al trucco non è sempre facile. Il make up, è vero, si adatta a qualsiasi situazione ed occasione d’uso ma bisogna distinguere tra trucco da giorno e trucco da sera, saper usare i colori e abbinarli adeguatamente al tipo di abito che si indossa, ed eventualmente anche creare un contrasto, una contrapposizione tra il trucco e l’abbigliamento.
Ad esempio, se vogliamo avere labbra in primo piano, magari truccate rosso fuoconon occorre preoccuparsi troppo dell’abito da abbinare. Qualsiasi colore andrà bene, dal classico nero da sera al classico blunero o grigio fino ad arrivare ai colori come malva, viola, verde e azzurro. L’unico consiglio è quello di abbinare un blush color pesca per evitare che le labbra siano troppo al centro dell’attenzione.
Se invece puntiamo tutto sugli occhi occorre avere un po’ più di attenzione nella scelta dell’abbigliamento. Se optiamo per colori freddi, come il verde acido, possiamo indossare un abito che richiama le tonalità fredde dell’ombretto, come l’azzurro ghiaccio e lo stesso verde. Meglio non indossare invece un abito color marrone o viola. Sulle labbra andrà benissimo un velo di gloss.
Un trucco da giorno molto gettonato è il multicolor, dove due o tre colori insieme vengono utilizzati per l’ombretto, creando delle interessanti sfumature. In questo caso si può puntare sul contrasto, indossando abiti di colore bianco o nero. Oppure, per un look casual, si può portare con un paio di jeans e una camicia bianca. Si può poi completare con un accessorio (una borsa, una sciarpa ma anche un paio di occhiali) che richiami uno dei colori del trucco multicolor.
Con occhi color viola o prugna l’ideale è scegliere degli abiti di colore chiaro, come il beige e il cammello.
Il trucco rosa, romantico e rassicurante, va bene con tutti gli abiti color pastello. Sta meno bene invece con il marrone e in generale con i colori troppo scuri, dato che il rosa è un colore che comunica freschezza, ottimo per essere indossato nel make up di primavera.

mercoledì 19 marzo 2014

Cellule staminali vegetali per la giovinezza della pelle

di Simona Lovati

Sono una delle ultime frontiere in materia di ringiovanimento e rigenerazione cutanea, capaci di rilanciare la produzione di nuove fibre di collagene e di elastina, ma anche di migliorare l’elasticità e la texture della pelle. “Le cellule staminali vegetali sono cellule in grado di dare origine ai diversi tessuti della pianta,
 mano a mano che si sviluppa”, spiega la professoressa Carla Scesadocente di Chimica dei Prodotti Cosmetici all’Università Cattolica di Roma, “e si trovano nelle gemme, nelle aree danneggiate in via di rigenerazione e nella parte apicale della radice, ovvero nella sua punta più estrema. Le prime ad essere usate in cosmetica sono state quelle di una particolare specie di mela, ma oggi vengono impiegate molteplici varietà di piante. In realtà, nelle formulazioni cosmetiche non si usano le cellule staminali intere, ma piuttosto estratti di cellule staminali, coltivate in bioreattori. Questi estratti contengono le sostanze più attive delle cellule, che variano da pianta a pianta, in forma concentrata e stabilizzata. Dopodiché, questo pool di molecole viene testato su culture cellulari di fibroblasti, cheratinociti ocute ricostituita per osservarne il grado di stimolazione cellulare”.

La loro azione? Favoriscono il turnover cellulare, hanno un effetto protettivo contro i radicali liberi e di conseguenza su tutti gli stati infiammatori. Oltre che sulla pelle, sono molto performanti anche sui capelli, in quanto il bulbo è estremamente ricettivo nei confronti dei principi attivi, che penetrano attraverso i follicoli piliferi.

“Tra le più interessanti”, conclude la professoressa Scesa, “ci sono le cellule staminali di stella alpina, Leontopodium alpinum, dalle virtù anti-age, di Buddleia davidii, uno scudo difensivo nei confronti dello stress cutaneo, di Centella asiatica, riepitelizzanti, anti-infiammatori, antiossidanti, rassodanti, ristrutturanti e anti-smagliature e quelle di Gardenia jasminoides, usata anche in medicina cinese, che aumentano la formazione di collagene e ne diminuiscono la degradazione, un ingrediente ideale per le pelli mature e come preventivo nel riparare i danni da fotoinvecchiamento”.

giovedì 13 marzo 2014

Capelli ricci fantastici? Ecco il segreto!


di Annalisa Betti

L'effetto crespo va prevenuto, già dallo shampoo, e per questo si deve puntare sulle nuove formule idratanti e nutrienti che mantengono il film idrolipidico (una sottilissima guaina protettiva che riveste non solo i capelli, ma anche la pelle) in condizioni ottimali. Dopo lo shampoo, il balsamo va usato sempre, ma una volta la settimana puoi fare, in alternativa, una maschera, tenendola in posa a volontà, anche se spesso sono sufficienti pochi minuti. Il problema del "crespo" si risolve infine anche adottando una formula speciale per lo styling: l'obiettivo è "sigillare" il fusto e non permette alle squame che lo ricoprono di aprirsi lasciando penetrare l'umido.
1° consiglio - Prima dello shampoo fai un impacco di olio. I più idratanti sono quelli di jojoba e di mandorle dolci. Lascialo in posa dai 30 ai 60 minuti.
2° consiglio - Per il lavaggio usa solo formule specifiche per capelli ricci, in genere più aridi degli altri: le più nuove sono elasticizzanti e non seccano troppo.
3° consiglio - Dopo il lavaggio applica un balsamo mirato: oggi ci sono i tipi "leave-in" che non si risciacquano e lasciano i capelli molto più morbidi.
4° consiglio - Prima di asciugarli applica un prodotto per lo styling anti crespo: il tuo nemico numero 1 è l'umidità. Usa formule sigillanti applicandole lontano dalle radici.
5° consiglio - Quando li asciughi devi evitare di aumentare il volume, per questo usa il phon col diffusore. Un consiglio in più: quando sono ancora un po' umidi legali.

Come stirarli senza traumiSono bellissimi e vanno solo "domati", ma per chi vuole stirare i ricci ecco come fare.
1) Preparate i capelli con una maschera disciplinante.
2) Sciacquate e tamponate con l’asciugamano.
3) Applicate una spuma per eliminare l’elettricità statica.
4) Asciugate con phon tiepido e procedete al brushing con una spazzolona tonda, meglio se col manico in legno (non elettrizza i capelli), lavorando ciocca dopo ciocca dalle radici alle punte. Prima di passare alla ciocca successiva, accertatevi che quella che state stirando sia asciutta.
5) Terminate con aria fredda, per fissare la piega. In alternativa, asciugate col phon e poi usate la piastra. In questo caso le ciocche vanno tenute in posa per pochi secondi, dopo aver applicato un velo di spray lisciante.

C'è chi li asciuga con il plopping Il "plopping" (chiamato anche "plunking") è un sistema per asciugare i capelli ricci senza farli diventare crespi. Consiste, in poche parole, nel "far cadere" (questo il significato) i capelli in avanti e raccoglierli in un turbante in microfibra (o in una maglietta di cotone). Infine, aspettare che si asciughino da soli, ovvero un paio d’ore. Un sistema indicato soltanto a chi ha capelli lunghi, che richiede tempo e forse non è adatto a chi soffre di cervicale. Sembra invece efficace e pratico se combinato all’asciugatura a phon con diffusore. In pratica il consiglio è di usare il plopping per far asciugare parzialmente i capelli, diciamo per una mezz’ora, poi procedere alla fonatura a testa in giù. Il modo migliore di usare il phon per evitare l’effetto crespo è a potenza media con aria tiepida e getto delicato, mantenendolo ad almeno 15 centimetri dai capelli.

martedì 11 marzo 2014

Come avere sempre la pelle curata


Per avere una pelle sempre bella compatta con i segni del tempo che appaiono molto in ritardo, è necessario pensare in anticipo e prendersene cura in modo adeguato.
 
Inizia a pulire la pelle con un latte detergente che sia adatto al tuo tipo di pelle, è importante che tu riesca a individuare se hai una pelle secca, mista o grassa, così potrai rivolgerti subito a prodotti specifici. Utilizza il latte detergente con le mani non con la spugnetta è più comodo, mentre utilizzerai questa per struccarti!
E’ importante pulirla al mattino, appena svegli, ma lo è ancor di più alla sera prima di andare a dormire per eliminare gli agenti inquinanti, gli scarti delle radiazioni, oltre che lo sporco della pelle.
Utilizza pure l’acqua fredda per riattivare la circolazione dei micro-capillari.

  • La pelle si rinnova in continuazione, giusto? E allora dobbiamo eliminare le cellule morte dallo strato superficiale dell’epidermide, in tal modo mostreremo un aspetto più fresco e luminoso. Come? Una volta alla settimana utilizziamo uno scrub che aiuta proprio in questa azione. Esistono poi degli scrub molto leggeri che possono essere utilizzati quotidianamente e che rendono la pelle liscia e pulita in profondità. Prima di utilizzare lo scrub è necessario inumidire la pelle e poi formare dei movimenti rotatori muovendosi delicatamente, senza forza, saltando la zona del contorno occhi. Esistono scrub specifici per il corpo, per i piedi e per il viso. Quello per il corpo può essere applicato anche sotto la doccia. Questo permette anche un migliore assorbimento degli altri prodotti che utilizzeremo.
  • Idrata la tua pelle fin da quando sei giovane, così anche la parte più profonda sarà sempre nutrita. Oltre a prodotti specifici introduci nella dieta anche molti antiossidanti che proteggeranno le tue cellule dallo stress-ossidativo oltre che i famosi “grassi buoni”. Se non idrati la pelle, piccole rughe possono trasformarsi in breve tempo in solchi profondi. Usa delle creme idratanti da giorno leggere, che non ungano e che non ti facciano sudare. Scegli quella con un filtro solare per proteggerti dagli effetti delle radiazioni solari.
    Se è importante l’idratazione durante il giorno ancor di più lo è alla sera prima di andare a dormire. Scegli una crema da notte, che mantenga la pelle giovane. La troverai un po’ più pesante ed appiccicosa, ma ti sveglierai al mattino con una pelle super-elastica!
  • E il contorno occhi? Per trattare questa zona serve estrema delicatezza, perché la pelle è più sottile che nel resto del corpo, quindi bisogna evitare di "stropicciarsi gli occhi", gesto dannoso per la cute. Utilizza l’anulare per non premere troppo sulla pelle e un movimento delicato a forma di otto. Se hai le occhiaie prediligi un prodotto in gel, rinfrescante, se hai le “rughette” un prodotto in crema. 
Prenditi cura della pelle non solo con prodotti specifici, bevendo acqua, mangiando più frutta e verdura, ma anche abbandonando certi vizi. Chissà che la paura di invecchiare non sia un incentivo proprio per abbandonarli. 
Il fumo distrugge la vitamina C  che è un precursore di collagene ed elastina: le rughe aumentano. I pori si dilatano e la luminosità diventa un lontano ricordo.
Troppo alcool aumenta la disidratazione amica della pelle secca.
Alcuni studiosi sono anche convinti che troppi zuccheri possano accelerare l’invecchiamento cutaneo a causa del processo di glicazione del collagene.

giovedì 6 marzo 2014

Sette mosse per una chioma perfetta

Ci sono piccole abitudini che possono cambiare completamente il nostro look. Una di queste è la cura dei capelli: da come li laviamo a come li asciughiamo; da quanto vicino alla cute mettiamo il phon al modo di massaggiare il balsamo sulle punte. Ecco sette passaggi facili (ma consigliati dai migliori specialisti) per trasformare l'attenzione quotidiana alla capigliatura in un trattamento degno di una spa.

1) Come usare shampoo e balsamo. Il primo passo per prendersi cura dei capelli è sapere come lavarli. Dopo essere entrati nella doccia o nella vasca da bagno, bagna i capelli con acqua tiepida (non calda, per non stressarli). Scalda lo shampoo tra le mani e massaggialo dalla cute (dove il capello è più poroso) alle punte. Poi risciacqua abbondantemente con acqua tiepida (che chiude le squame illuminando il capello). Ora, stendi il balsamo solo sulle estremità. Sia shampoo che balsamo vanno massaggiati sul cuoio capelluto, per stimolare l'afflusso di sangue e aiutare così le sostanze nutritive a raggiungere i follicoli. Il massaggio va fatto coi polpastrelli partendo dalla nuca, passando prima ai lati e poi salendo fino alla fronte. Attenzione: l'abbondanza di schiuma è dovuta a un'alta dose di tensioattivi naturali (saponi) e sintetici (alchil solfati) che detergono eccessivamente, sgrassando troppo la pelle e privandola delle sue difese naturali. Quindi è meglio scegliere uno shampoo delicato. Tutt'altro discorso vale per il balsamo, poiché va lasciato agire per 5 minuti perché abbia reali benefici. È, inoltre, importante risciacquarlo bene per eliminare ogni residuo. Il balsamo va scelto a seconda del tipo di capelli: sottili o spessi, lisci o ricci, colorati o devitalizzati. Basta leggere le indicazioni sulla confezione.
 
2) Frequenza dei lavaggi e protezione. Lo step successivo consiste nel prendersi cura della chioma durante la detersione e subito dopo. Per non seccare la capigliatura, evita di lavarla ogni mattina, è infatti sufficiente farlo a giorni alterni, massimo 3 volte alla settimana. Se poi ci si fa regolarmente la messa in piega, ogni 7 giorni conviene applicare un balsamo molto nutriente. Nel caso, però, la tua chioma sia già un po' “rovinata” a causa di trattamenti come permanente e colorazione, si può nutrirla con una maschera ristrutturante: da massaggiare sui capelli, lasciare agire per 15-20 minuti e poi risciacquare. Questa operazione va ripetuta 2-3 volte alla settimana, dopo aver scelto quella più adatta al tipo di capelli che si hanno, ma che in nessun caso li appesantisca.

3) Asciugare con attenzione. In teoria, sarebbe meglio far asciugare i capelli in modo naturale: però sappiamo tutte che non  è quasi mai possibile. Quindi, il primo passo per asciugarli in modo più veloce è tamponarli con una salvietta, senza sfregarli, altrimenti li si rovina. Una volta eliminata l'acqua in eccesso, arriva il momento di passare al phon. Questo strumento è stato creato per essere utilizzato a debita distanza dal cuoio capelluto (15 cm): in più, occorre ricordarsi di muoverlo a destra e a sinistra, in alto e in basso. Mai fisso su qualche punto e mai troppo vicino alla testa. Il rischio è di rovinare la capigliatura senza accorgersene. Un rimedio, per non scaldare troppo cute e capelli, è togliere il beccuccio e mettersi a testa in giù. Per quanto riguarda la quantità di calore, non vanno superati i 130° C per i capelli sottili e i 200° per quelli spessi. 

4)
 Spazzolare & piastrare. Una volta apprese le regole sull'uso del phon, bisogna imparare qualche trucchetto sulla messa in piega. Per ottenere la pettinatura desiderata, è meglio modellare la chioma solo con le dita, fino a quando non sarà asciutta all'80%. Sarà quindi il momento di sfoderare la spazzola, dato che scivolerà tranquillamente sulla capigliatura senza trovare attrito. La spazzola migliore è quella con le setole di cinghiale, perché è dolce e pettina alla perfezione. Vietate quelle di plastica che elettrizzano troppo i capelli. Se si è in lotta con l'effetto crespo, poi, bisogna sapere che i prodotti a base di silicone hanno sì un'eccezionale azione anti-crespo, ma non sono l'ideale quando ci si fa la messa in piega. Infatti si fondono col capello, disidratandolo. Se, invece, si è piastra-addicted, bisogna asciugare sempre perfettamente la capigliatura prima di passare il ferro caldo. Inoltre, è meglio optare per i modelli in ceramica, perché questo materiale distribuisce il calore in modo uniforme e danneggia meno la chioma. Infine, consigliato l'uso di uno spray termoprotettivo (che ripara dal calore) prima di procedere, per evitare che i capelli si sfibrino. 

5) 
Gel o spuma? Un bel dilemma che però ha una facile risposta. Il gel è adatto ai capelli corti: l'avvertenza numero uno è non eccedere con le dosi, per evitare l'effetto “elmetto”. Va steso sulle punte e modellato a seconda della pettinatura che si desidera ottenere. La spuma, invece, è l'ideale per ogni lunghezza di capello e va applicata sulla chioma leggermente umida. Per ottenere più volume, poi, basta asciugare la capigliatura a testa in giù. Se invece si opta per un effetto naturale, bisogna mettere la spuma sulle singole ciocche e poi lasciarle asciugare all'aria. Per chi ha già ricci voluminosi, ma li preferirebbe più definiti, la soluzione è distribuire la spuma dalle radici alle punte massaggiando delicatamente con movimenti circolari a testa in giù.

6) Chioma colorata. Se si decide di cambiare la nuances dei propri capelli, è importante sapere come muoversi. Innanzitutto, fare la tinta solo una volta al mese, per sfuggire ai danni causati dalle sostanze chimiche che si trovano nelle tinture. Poiché la ricrescita si vede sulle radici, bisogna lasciare agire il colore più lì che sulle punte, dove invece resiste bene. Per evitare lo sbiadimento della nuance appena applicata, occorre non lavare la capigliatura per 3 giorni e utilizzare sempre e solo prodotti che non intaccano la tonalità prescelta.

7) I rimedi fai da te. Può capitare di finire un prodotto per capelli e non sapere come fare. Ecco qualche tip per superare l'emergenza. Per rimediare ai capelli secchi, è utile un impacco di olio d'oliva tiepido. Va massaggiato qualche minuto e poi lasciato agire per mezz'ora, poi si procede con un normale lavaggio. Se al contrario si vuole ovviare ai capelli grassi, si possono sciogliere 2 cucchiaini di sale in un litro di acqua bollente. Dopo che si è raffreddato, va passato sui capelli appena lavati prima dell'ultimo risciacquo. La chioma acquista vigore e mantiene la piega a lungo se la si lava col succo di mela prima di fare un shampoo. Per combattere le doppie punte, infine, si mischiano 3 gocce di olio di jojoba, 3 gocce di olio di rosmarino e un cucchiaio di aceto di mele. Prima dello shampoo si passa il composto sui capelli asciutti e lo si lascia agire per cinque minuti. Poi lo si risciacqua e si procede con lo shampoo. Quest'ultima operazione va ripetetuta 2 volte al mese.

martedì 4 marzo 2014

Terza giornata della bellezza sostenibile: in aiuto della foresta di Shakalalina

Ieri si è celebrata la Terza Giornata della Bellezza Sostenibile. Oltre 300 saloni di bellezza in tutta Italia hanno offerto i servizi di taglio e piega a fronte di un versamento volontario da parte dei clienti. L’intero incasso sarà devoluto a sostegno della creazione e tutela di una foresta in crescita nella Riserva Shakalalina, nel Madagascar meridionale.
La Giornata della Bellezza Sostenibile è un'iniziativa a supporto di Impatto Zero®, il progetto LifeGate finalizzato a calcolare, ridurre e compensare le emissioni di CO2 attraverso la creazione e la tutela di foreste in Italia e nel mondo. 

Il Madagascar è un esempio di eccezionale biodiversità. L’80% delle specie vegetali non si trova in altre parti del mondo e la situazione è simile per la fauna - basti pensare che i lemuri, a forte rischio di estinzione, sono presenti solo in questa isola. La foresta del Madagascar, dunque, non solo assorbe carbonio ma tutela una biodiversità unica al mondo. 

L'albero nazionale del Madagascar, il baobab, è il simbolo della Giornata della Bellezza Sostenibile. L’obiettivo del progetto è quello di tutelare un’area di circa 130 ettari di foresta, effettuare opere di forestazione, organizzare attività di presidio per evitare gli incendi, rigenerare e proteggere le sorgenti d’acqua.