di Simona Lovati
Sono una delle ultime frontiere in materia di ringiovanimento e rigenerazione cutanea, capaci di rilanciare la produzione di nuove fibre di collagene e di elastina, ma anche di migliorare l’elasticità e la texture della pelle. “Le cellule staminali vegetali sono cellule in grado di dare origine ai diversi tessuti della pianta, mano a mano che si sviluppa”, spiega la professoressa Carla Scesa, docente di Chimica dei Prodotti Cosmetici all’Università Cattolica di Roma, “e si trovano nelle gemme, nelle aree danneggiate in via di rigenerazione e nella parte apicale della radice, ovvero nella sua punta più estrema. Le prime ad essere usate in cosmetica sono state quelle di una particolare specie di mela, ma oggi vengono impiegate molteplici varietà di piante. In realtà, nelle formulazioni cosmetiche non si usano le cellule staminali intere, ma piuttosto estratti di cellule staminali, coltivate in bioreattori. Questi estratti contengono le sostanze più attive delle cellule, che variano da pianta a pianta, in forma concentrata e stabilizzata. Dopodiché, questo pool di molecole viene testato su culture cellulari di fibroblasti, cheratinociti ocute ricostituita per osservarne il grado di stimolazione cellulare”.
La loro azione? Favoriscono il turnover cellulare, hanno un effetto protettivo contro i radicali liberi e di conseguenza su tutti gli stati infiammatori. Oltre che sulla pelle, sono molto performanti anche sui capelli, in quanto il bulbo è estremamente ricettivo nei confronti dei principi attivi, che penetrano attraverso i follicoli piliferi.
“Tra le più interessanti”, conclude la professoressa Scesa, “ci sono le cellule staminali di stella alpina, Leontopodium alpinum, dalle virtù anti-age, di Buddleia davidii, uno scudo difensivo nei confronti dello stress cutaneo, di Centella asiatica, riepitelizzanti, anti-infiammatori, antiossidanti, rassodanti, ristrutturanti e anti-smagliature e quelle di Gardenia jasminoides, usata anche in medicina cinese, che aumentano la formazione di collagene e ne diminuiscono la degradazione, un ingrediente ideale per le pelli mature e come preventivo nel riparare i danni da fotoinvecchiamento”.
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